Michele Ficara alla Camera dei Deputati (con il suo immancabile sigaro toscano antica riserva)

Avevo paura che fosse il solito convegno palloso dove ci si parla addosso o si finisce a litigare tra destra e sinistra, mentre invece è stata una piacevole sorpresa.

Il convegno (qui il live blogging di Blogosfere) (e qui le mie foto su Flickr) organizzato alla Camera dei Deputati dall’amico di vecchia data  Antonio Palmieri con la collaborazione di Marco Montemagno di Blogosfere è stato invece un momento che mi ha fatto capire come la politica italiana abbia ben compreso la potenza di internet e sopratutto del web 2.0 e dei Social Media.

UPDATE: ci tengo a segnalare in particolare l’intervento di Edoardo Colombo, caro amico, poltico digitale di vecchia data nonchè fondatore ed animatore instancabile del primo sito di satira politica italiano IL (MITICO) Giulivo.

Ecco le Slide:

Credo anche che la “politica” italiana cominci a capire che dopo Obama abbiamo passato il punto di non ritorno relativamente ad una nuova era sociale dove gli elettori non sono più solo teste da contare (e spesso comprare) ma persone che oramai hanno sviluppato una capacità di comprensione al di fuori del consueto.

QUI POTETE VEDERE UN BREVE VIDEO CHE SONO RIUSCITO A MANDARE IN LIVE STREAMING DAL MIO CELLULARE:

[youtube]http://it.youtube.com/watch?v=NbkWWFVweH4[/youtube]

I nuovi “cittadini digitali” non sono più un “target” ma persone che ragionano, condividono e conversano e che sopratutto non si lamentano più nel buio delle loro case, separati e senza connessione con gli altri esseri umani.

QUI, grazie a Stefano Cucchi ed alla velocissima redazione de GLI ELETTI BLOG un Podcast di Michele Ficara a Conversazione con Marco Montemagno e Gaia Bottà di punto informatico

Ho avuto il piacere di fare il primo intervento raccontando come sono stato contattato dallo staff di Obama giunti fino a me attraverso una search su Linkedin che mi identificava (e lo sono tutt’ora) come l’italiano con il maggior numero di contatti diretti (ad oggi oltre 10.600 solo su Linkedin) e tra i primi nel mondo per chiedermi indicazioni sullo stato di internet nel mnostro paese …

Allora non sapevo quasi chi fosse Obama ma capii (profezie di Nostradamus a parte) che avrebbe fatto strada in politica e così mi misi il suo badge sul mio profilo.

Michele Ficara moderato da Marco Montemagno durante il suo intervento alla Camera dei Deputati

Michele Ficara moderato da Marco Montemagno durante il suo intervento alla Camera dei Deputati

Marco Montemagno (che se ne intende di internet) ha fatto presente che oggi con le mi oltre 16.500 connessioni dirette tra Linkedin, Viadeo e sopratutto Facebook potrei essere l’italiano più connesso su Facebook e potenziale futuro candidato politico, gli ho risposto che secondo me il segreto della nuova politica digitale è semplicemente quello di ascoltare le esigenze delle persone e partecipare alle loro conversazioni (digitali) quotidiane.

Forse la classe politica italiana (tutta) non è ancora molto pronta a questo, ma oggi alla Camera dei Deputati credo che si sia fatto un piccolo, ma molto significativo passo in avanti …

Tu che ne pensi? – Lasciami il tuo commento 🙂

16 Risposte

  1. Storiedime

    Io sono connessa con te, ma non ti conosco.
    Perché per esempio dovrei votarti? Sono connessa su Facebook, non su LinkedIn, dove, invece, sono molto parca nell’accettare le richieste di connessioni, perché, a mio avviso, non conta il numero ma la qualità. Posso avere anche trecentomila connessioni, passando tutto il giorno a chiedere agli altri di aggiungermi, ma questo vuol dire forse che me ne intendo di internet più degli altri o che sono il miglior candidabile da un partito? Personalmente penso proprio di NO. Penso che sarei una persona che ha tempo da “perdere” nel connettersi, ma non è detto che usi il tempo anche per capire con chi si connette, come usa internet chi si è connesso con lui, cosa pensi del mondo chi si è connesso con lui.
    IMHO

  2. micheleficara

    @ARMANDO forse maroni ieri si è arrabbiato perchè non l’abbiamo invitato ed ha partorito questa cosa … scherzi a parte l’argomento è importante me lo studio un attimo e ci riflettiamo insieme.

    @STEFANO grazie !!!! siete troppo bravi !

    🙂

    @STORIEDIME concordo sulla qualità e non solo sulla quantità delle connessioni in realtà devono essere gli altri ad aggiungerti perchè ti trovano interessante e non tu a passare tutto il giorno a fare spam di richieste di connessioni … 🙂

    relativamente al votarmi o meno mah … non te lo consiglio, sono una brutta bestia 🙂 però una cosa è certa (e lo scrivo qui per futura memoria) il prossimo Presidente del Consiglio Italiano arriverà da Internet e dai Social Media grazie ai voti degli italiani che hanno iniziato a pensare con la propria testa !!!

    🙂

  3. Carmela Modica

    il resoconto del convegno fa ben sperare… battere il ferro mentre e’ caldo 🙂

  4. Simone Favaro

    Ciao Michele,

    siamo proprio sicuri che anche il nostro paese, come l’America, sia alla soglia di una “rivoluzione” culturale che porterà all’elezione di un Presidente del Consiglio dai Social Media?

    Io ho connessioni con politici nazionali e locali su Facebook ma, a parte un paio di persone, il resto sono mascherati dietro ai propri uffici stampa. E si vede chiaramente. Vedo ancora molto distante l’obiettivo di una vera democrazia dal basso. Perchè, se è vero che da un lato c’è una forte spinta che si legge quotidianamente su blog e social network, dall’altro abbiamo un sistema che continua ad essere impermeabile a queste pulsioni.

    Basti pensare alle proposte in atto per regolamentare la rete. Non c’è stato nessuno che abbia pensato di aprire una piattaforma di discussione interpellando chi la rete la utilizza e la vive. Si basano sempre su indicazioni fornite da qualche sedicente “esperto” che magari, fino all’altro giorno, non aveva nemmeno il pc in casa.

    Io mi auguro vivamente che si realizzi questo scenario. Ma la strada da fare secondo me è ancora molto lunga. Mi piacerebbe, un giorno, vedere un movimento che nasce dalla rete e arriva in parlamento facendola in barba ai partiti tradizionali…

    Ciao e a presto,

    Simone Favaro

  5. comùnicaTI

    Ciao a tutti, io non mi occupo molto di politica, ci capisco ben poco e mi annoia anche parecchio (lo so dovrei impegnarmi di più…) comunque ho come l’impressione che i candidati, sui social media, verrebbero subissati di critiche, da ambo le parti… parlo da profana quindi potrei anche aver detto un’emerita cavolata… però l’idea che ho è che i politici italiani hanno talmente stancato, che ci mancherebbe solo ritrovarseli anche su FB! voi che ne dite?

  6. Giorgio

    Ciao a chi mi legge

    Credo che la politica debba fare i conti con la rete.

    Tra poco ci saranno diverse elezioni, e molti politici, che pur utilizzano Facebook personalmente ( Fb è un esempio ), non ne apprezzano ancora le potenzialità.
    E’ già molto se osano aprire un un blog.

    Lo dico perchè sto provando a spingere in questa direzione una persona politica, ma purtroppo mi sento dire che, a livello di base, la rete non è ancora cosi vitale.

    Stamane poi ho avuto la percezione che nemmeno molti giornalisti la comprendono appieno.
    Ho infatti risposto a quello che si è rivelato poi essere un sondaggio di un noto giornalista e non uno scambio proficuo di idee, e grande è stata la delusione.
    La delusione è nata dal fatto che io credo che la rete sia un dare ed un avere non un discorso a senso unico.

    Per questo ringrazio Michele, che, pur essendo io uno dei 16.000 suoi contatti, non conoscevo appieno.

    Michele risponde, singolarmente o in modo collettivo. E, per sua sventura o felicità, i politici futuri dovranno essere così.

    On. Michele :)))) suona bene!!

    Giorgio

  7. lucia predolin

    molto interessante.Peccato non aver toccato il tema dei SAVINGS ,RISPARMI che con i media digitali la nostra macchina amministrativa e politica può fare. Sono indignata nel leggere su Internet (perchè al TG1 la hanno data come notizia per 65 sec. netti e una sola volta) chae i costi della politica:nel 2008 sono aumentati di 13 milioni rispetto all’anno precedente, superando i 570 milioni di euro. Questa cifra include spese irragionevoli, come quelle sostenute per noleggiare piante ornamentali (19.080 euro in 6 mesi), calze e collant di sevizio (8.200 euro in tre mesi), camicie di servizio (56mila euro in sei mesi), fornitura di vestiario di servizio per motociclisti (16.200). Senza contare i nuovi vitalizi ai 57 membri non rieletti e i 7.251.000 euro per assegni di solidarietà ai senatori rimasti senza seggio, come Mastella. Già, perché i senatori senza seggio devono reinserirsi nella vita sociale, poverini! Per aiutarli gli diamo una mano. Un esempio? Clemente ne ha intascati 307.328: ( da Libero Blog news)

  8. Giovanni Budicin

    Ciao Michele,
    da comune cittadino che naviga la rete da tempo, auspico una robusta crescita nell’utilizzo del web da parte della politica tutta.

    E’ attuale l’esempio dell’on. Gelmini che si espone su youtube, aprendo un canale di comunicazione, ovviamente tematico, relativo alla missione affidatale.
    Ritengo che la strada intrapresa sia corretta nelle intenzioni e possa essere di ispirazione per altre iniziative. Ciò che la classe politica può cogliere dai cittadini (digitali e non) in termini di spunti, osservazioni ed idee, può essere di aiuto soprattutto in una fase prototipale, di bozza, di un documento da presentare alla discussione parlamentare.

  9. Tubaz (Roberto)

    E’ un seme. Un gradevole e significativo seme. Che la pianta cresca è tutt’altro affare, ma con la giusta innaffiatura si può fare.
    O per lo meno sperare.

    Se la politica decide di scendere in basso, se lo vorrà fare seriamente e non facendo finta di fare blog dove non ti rispondono mai, di toccare l’humus, c’è qualche ragionevole speranza di cambiare qualcosa. Non possiamo però dimenticare che chiunque vada là a governare avrà sempre molte costrizioni nel fare delle rivoluzioni, toccare corporazioni, lobby, caste.

    Riguardo a Michele onorevole, per la sua salute personale gli auguro proprio di non diventarlo ma di continuare per questa strada.
    Ciao
    Roby

  10. uliss morpurgo

    Un passo..Si forse un passo in più verso la consapevolezza…

    Comprensione del mondo politico o attestata impotenza verso il cittadino capace di criticare?

    La politica non scende in basso ma cerca di penetrare…

    Mi auguro che almeno questa strada possa restare libera!