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Innovatori, l’associazione presieduta da Massimo Melica, lancia la prima CED –  Carta Etica Digitale Italiana per promuovere lo sviluppo sostenibile del mondo digitale.

E’ con estremo piacere che, sia personalmente, sia come presidente di Assodigitale, approvo ed appoggio la Carta Etica Digitale Italiana come passo fondamentale in italia al fine di assicurare un corretto e coerente sviluppo dell’ambiente digitale italiano.

Un plauso và a tutti i componenti di Innovatori che hanno profuso il loro sforzo nella realizzazione di un documento così importante per garantire uno sviluppo omogeneo ed organico del mondo digitale italiano.

Qui trovi le associazioni di categorie e le persone che hanno aderito alla Carta Etica Digitale Italiana di Innovatori

Di seguito i principali articoli:

CARTA ETICA DIGITALE

ottobre 2009

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Art.1 (Opportunità digitale)

A chiunque deve essere universalmente garantita l’opportunità di accedere ad Internet per la diffusione del proprio libero pensiero

Art.2 (Sviluppo)

I Governi favoriscono l’accesso locale ad Internet quale sviluppo democratico della Societa’ dell’Informazione.

Art.3 (Promozione)

I Governi sostengono l’utilizzo di Internet sviluppando procedure di governance che assicurino trasparenza, efficacia e tempestività nei rapporti tra Stato e cittadino.

Art.4 (Rispetto)

Chiunque nell’utilizzo di Internet e’ chiamato al rispetto della risorsa tecnologica nell’interesse proprio e della collettività.

Art.5 (Verifica)

Chiunque nella diffusione di informazioni deve accertare e verificare, prima delle divulgazione delle stesse, la veridicità della fonte.

Art.6 (Segreto)

Chiunque condivide informazioni in Internet non è tenuto a rivelare la fonte dell’informazione se non su richiesta dell’autorità giudiziaria.

Art.7 (Anonimato)

Chiunque può ricorrere a sistemi di anonimizzazione etica qualora il Governo del proprio Paese ponga in atto azioni lesive verso i diritti e le libertà fondamentali dell’uomo.

Art.8 (Compilazione)

Chiunque scrive ed esegue un codice o un algoritmo informatico deve rispettare i diritti personali e patrimoniali altrui.

Art.9 (Standard)

Chiunque scrive ed esegue un codice o un algoritmo informatico deve porre ogni azione affinchè sia possibile garantire l’interoperabilità dei sistemi.

Art.10 (Gratuità)

Chiunque produce e diffonde liberamente la propria conoscenza non è tenuto alla corresponsione di alcuna tassa o esser sottoposto a vincoli di controllo.